Obiettivo Challenge Venice 2016
Chiuso l’anno 2015, ho fatto un po’ di bilancio “sportivo”.
Il risultato è per me molto soddisfacente.
Ho corso complessivamente per 2.400 km, ho pedalato per 3.600 e nuotato per altri 380.
Ho fatto quattro maratone (Treviso, Milano, Venezia e Reggio Emilia) ed alcune mezze, in particolare l’emozionante Moonlight Half Marathon di Jesolo, con la mia famiglia che mi aspettava all’arrivo.
Ho concluso il 20 settembre il meraviglioso Ironman 70.3 di Pola con un buon tempo e, soprattutto, senza particolari difficoltà.
Ora, dal punto di vista agonistico, mi sto concentrando anima e corpo (è proprio il caso di dirlo!), sul Challenge Venice del 5 giugno 2016.
Sarà la mia prima prova su distanza ironman: 3.800 metri a nuoto, 180 km in bici ed i 42,195 km finali della maratona.
Lo scenario è sicuramente suggestivo ed il percorso non dovrebbe essere particolarmente difficile, al di là della distanza complessiva, che per me rimane enorme…
Prese singolarmente le singole prove mi sembrano assolutamente fattibili ed in particolare il tratto di nuoto e la maratona credo siano assolutamente alla mia portata.
Mi preoccupano molto lo stato e le condizioni fisiche in cui in cui mi troverò una volta sceso dalla bicicletta…
Il circuito ciclistico è completamente pianeggiante, per cui ritengo di riuscire a mantenere i 30 all’ora di media che mi sono prefissato, magari con l’aiuto del potente mezzo che, dallo scorso mese di dicembre, fa bella mostra di sé nella mia “stanza degli attrezzi” (sarebbe decisamente pretenzioso definirla “palestra”…).
In questo momento mi sto concentrando proprio sulla bicicletta, che costituisce la parte della gara in cui sono certamente più debole e che più mi spaventa.
Il clima avverso ora non mi consente uscite, per cui non posso che pedalare sui rulli, chiuso sempre dentro la mia stanzetta, circondato da libri su viaggi e imprese sportive, capi di abbigliamento “tecnico”, bilancieri e scarpe da corsa di varie fogge e stato di usura.
Da tre settimane ho iniziato con gli allenamenti bi giornalieri: in genere inizio alla mattina presto, con la corsa o con i rulli; la piscina nei due giorni alla settimana in cui non corro, sempre nell’intervallo del pranzo; alla sera, lungo la pista ciclabile ad anello della mia Croce di Piave, attorno alle scuole elementari, per “mettere in cascina” qualche altro chilometro di corsa.
Riesco a mantenere una media settimanale di 60 km di corsa, 8 di nuoto e 140 di bici, tenendo un giorno (la domenica in genere) di riposo completo.
Vediamo per quanto tempo riuscirò a reggere questa media, combinando allenamenti, lavoro e famiglia.
Proprio una vita per uomini di ferro, non c’è che dire…
(meravigliosa, in ogni caso).
No Comments